Nuova Riveduta:

Genesi 3:24

Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.

C.E.I.:

Genesi 3:24

Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.

Nuova Diodati:

Genesi 3:24

Così egli scacciò l'uomo; e pose ad est del giardino di Eden i cherubini, che roteavano da tutt'intorno una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.

Riveduta 2020:

Genesi 3:24

Così egli scacciò l'uomo; e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.

La Parola è Vita:

Genesi 3:24

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 3:24

Così egli scacciò l'uomo; e pose ad oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.

Ricciotti:

Genesi 3:24

Scacciò Adamo, e pose a guardia del paradiso di delizia un cherubino con una spada fiammeggiante e roteante, per custodire la via dell'albero della vita.

Tintori:

Genesi 3:24

E, cacciato Adamo, pose dei Cherubini davanti al paradiso di delizie, affinchè, roteando intorno la spada fiammeggiante, custodissero la via dell'albero della vita.

Martini:

Genesi 3:24

E discacciatone Adamo, collocò davanti al paradiso di delizie un Cherubino con una spada, che gettava fiamme, e faceva ruota a custodire la strada, che menava all'albero della vita.

Diodati:

Genesi 3:24

Così egli cacciò l'uomo, e pose dei Cherubini davanti al giardino di Eden, con una spada fiammeggiante che si vibrava in giro, per guardar la via dell'albero della vita.

Commentario abbreviato:

Genesi 3:24

22 Versetti 22-24

Dio ordinò all'uomo di andare via; gli disse che non avrebbe più occupato, né si sarebbe deliziato di quel giardino: ma all'uomo piaceva quel posto ed era riluttante a lasciarlo, perciò Dio lo obbligò a uscire. Il fatto indica che il suo essere sbattuto fuori da Dio era un allontanamento colpevole dalla comunione divina, che dava beatitudine e gloria in paradiso. Ma l'uomo fu mandato sulla terra dalla quale egli fu tratto. Egli fu mandato a faticare, ma non a un luogo di tormenti. I nostri primi genitori sono stati privati dei privilegi del loro stato di innocenza ma non gli fu lasciata solamente la disperazione. La strada verso albero della vita fu sbarrata. Da questo momento, l'uomo tese invano alla giustizia, alla vita e alla felicità, proprio a causa del suo lavoro e poiché i suoi comandi vennero trasgrediti, la maledizione ebbe piena efficacia: siamo tutti incompleti se siamo giudicati dai suoi comandamenti. Dio rivelò questo ad Adamo non per spingerlo a disperarsi, ma per affrettarsi a cercare vita e felicità nella discendenza promessa, per mezzo della quale si apre per noi una strada nuova e viva verso la Santità.

Riferimenti incrociati:

Genesi 3:24

Ge 2:8
Eso 25:2,20,22; 1Sa 4:4; 1Re 6:25-35; Sal 80:1; 99:1; 104:4; Ez 10:2-22; Eb 1:7
Nu 22:23; Gios 5:13; 1Cron 21:16,17; Eb 1:7
Giov 14:6; Eb 10:18-22

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